Anime & Manga: l’introduzione

2014-01-04-19-58-28-1La parola manga in termini normali è una parola giapponese che indica i fumetti in generale, mentre nel resto del mondo può essere usato per indicare solo i fumetti giapponesi. In Giappone i manga non rappresentano un genere o uno stile in particolare, ma sono chiamati così i fumetti di qualsiasi target, tematica ed anche nazionalità. ll fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi, come avventura, romantico, sportivo, storico, commedia, fantascienza, fantasy, giallo, horror ed erotico. Gli autori di manga (mangaka, in lingua giapponese) lavorano tradizionalmente con assistenti nei loro studi e sono associati con un editore per la pubblicazione delle loro opere.

Sailor_Moon_SL’adattazione animata di un manga, la maggior parte delle volte cambiata in alcuni punti, si chiama anime, ed è, appunto, un neologismo con cui in Giappone si indicano l’animazione ed i film d’animazione (giapponesi e non). In Occidente viene comunemente utilizzato per indicare le opere di animazione di produzione giapponese.

Ok, basta. Stop.

Tutti gli Otaku che in questo momento staranno leggendo vorranno sicuramente uccidermi, poichè noi sappiamo (ebbene sì, sono anch’io una fan di anime e manga, non si era capito?) che in realtà la definizione di anime/manga è questa ‘fdndjvcvgecufoejchruedvjrdcjkweciewhcdjcdckewmcnfi’ oppure un urlo straziante/pazzo/divertente/disperato/pazzo/felice/innamorato/(ho già detto pazzo?)

A voi poveri semplici umani che non capite nulla di quello che sto dicendo, frenate la vostra curiosità:

2014-01-26-22-43-15-1quando entrerete, non ne uscirete mai più. Mai.

Per dirvene una, ecco qui la lista dei generi dei vari anime/manga esistenti:

  • Kodomo (per bambini fino ai 10 anni):

    • Aniparo – parodie di altri anime, spesso in stile super-deformed;
    • Fantasī – storie fantastiche e fantasy;
  • Shōjo (per ragazze dai 10 anni fino alla maggiore età)– Josei (per un pubblico femminile dai 18 anni in su):

    • Mahō shōjo – storie con protagoniste dotate di poteri magici;
    • Shōjo-ai – storie d’amore tra ragazze;
    • Shōnen-ai – storie d’amore tra ragazzi;
    • Ren’ai – storie d’amore;
    • Romakome – commedie romantiche;
  • Shōnen (per ragazzi dai 10 anni fino alla maggiore età)– Seinen (per un pubblico maschile dai 18 anni in su):
    • SF – storie di fantascienza;
    • Mecha – storie di fantascienza incentrate sui robot;
    • Spokon – storie sportive;
    • Meitantei – storie poliziesche;
    • Fantasī – storie fantastiche e fantasy;
  • SeinenJosei:
    • Gekiga – storie drammatiche;
    • Gore, Kyōfu o Horā – storie violente, del terrore o dell’orrore;
    • Suriraa – storie di suspense e azione (gialli);
    • Hentai – storie a carattere pornografico;
    • Ecchi – storie a carattere erotico;
      • Yaoi – erotismo/pornografia omosessuale maschile;
      • Yuri – erotismo/pornografia omosessuale femminile;
      • Lolicon – erotismo/pornografia adolescenziale femminile;
      • Shotacon – erotismo/pornografia adolescenziale maschile.

Per finire, un saluto a tutte/tutti gli/le Otaku e non! Volete che faccia un’articolo su un anime/manga particolare? Ditemelo e lo farò!

tumblr_mkqtyleyIF1rf3uloo2_400-1I just wanna go home and watch anime! ❤

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2 risposte a "Anime & Manga: l’introduzione"

    • Sinceramente io ho pochi manga, solo 28 e nessuna serie completa, mentre per la maggior parte conosco quasi tutti gli anime, anche solo di nome.
      Per me è il contrario, i fumetti normali non mi hanno mai ispirato molto ahahah
      Ti ringrazio per il complimento e per il commento! 🙂

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