Twilight vs Harry Potter?! – No al confronto

In queste settimane ogni domenica stanno facendo vedere in tv la serie di Twilight.

Ovviamente, ogni volta che ne fanno uno, si dà il via a commenti del tipo ‘Twilight fa schifo’ e ‘Harry Potter non ha eguali’ e cose del genere.

Agggiungendo che sì, a me Twilight piace, anche se noto anche io grossi errori e orrori nei film, e che anche io adoro Harry Potter, posso tranquillamente dire che chi fa paragoni del genere allora non ha proprio capito le due saghe.

Non si possono comparare.

L’unica cosa che si può dire abbiano in comune è il sovrannaturale.

Harry Potter fa capire cose come l’amicizia e i legami fra le persone. E’ la storia di un ragazzo e dei sue migliori amici.

Twilight è una storia d’amore. L’amore profondo di due persone completamente differenti ma che vogliono stare insieme, fino alla morte.

La Morte.

Punto affrontato in entrambe le saghe, ma con modalità e temi differenti.

Non si può criticare Twilight solo perché la storia d’amore è messa in primo piano.

Anche Harry Potter si innamora, e anche i suoi amici, anche se non è l’aspetto più importante della Saga.

Sono due cose completamente differenti.

Non si possono mettere al confronto.

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Freedom

Freedom.

Ti guardi intorno, accorgendoti che sei l’unica da sola al banco. Non ti sorprendi, lo sapevi già, l’hai sempre saputo.

Inizi a prendere gli appunti, mentre la professoressa spiega, e tu senti delle risate.

Non te ne curi, ma iniziano a salire le lacrime quando un brivido, un dubbio ti sale per la schiena.

Stanno ridendo di me?

Con la coda dell’occhio guardi l’unica persona che puoi dire di odiare veramente in quella classe, e osservi come ride, indicandoti, col compagno di banco.

Stanno ridendo di me.

Perché?

Ti tocchi i capelli.

No, non credi di avere più pezzettini di carta tra i capelli. E’ difficile dirlo, hai una criniera di ricci e prima hai dovuto farti aiutare dal compagno del banco dietro per toglierli.

Non ti sei neanche arrabbiata, un po’ ci sei abituata.

Freedom.

Tra qualche giorno è il mio compleanno, pensi, qualcuno mi farà un regalo? O forse no, non ci devo sperare…

Cerchi di distrarti, continui a prendere gli appunti, frenetica, mentre quelli continuano a ridere, ridere per tutta l’ora.

Quando la professoressa se ne va, una compagna si avvicina.

“Ehi, Gio, usciamo in corridoio?”

“S-sì, aspetta che prendo la m-merenda…”

Aspetti che i compagni escano, prima di iniziare a far uscire le lacrime.

“Gio, ehi, che succede?” piangi solo davanti a loro cinque, le tue amiche, quelle che sai che, chi più chi meno, ti vogliono bene.

O almeno lo speri.

“Lascia stare quello lì, è uno stronzo, lo sai!” cerca di consolarti Virginia, la più schietta del gruppo, e tu cerchi di sorridere, e ridi.

Speri davvero che in quel liceo riuscirai a trovare quella libertà che hai sempre cercato.

‘Maestra, Giorgia è cattiva, è violenta! Mi ha fatto male!’

Scusatemi, non volevo. Sono troppo manesca. Forse se riesco a trattenermi un po’, non farò più del male a nessuno…

‘Certo che Giorgia è davvero asociale! Guardatela! Non fa altro che studiare, ci credo che la maestra la preferisce! E sta sempre seduta al banco, da sola’

Capisco, non vado bene. Devo provare a socializzare, credo. Sono da sola, in effetti mi piacerebbe avere un’amica. Quando andrò alle medie prometto a me stessa che sarò più solare, ci proverò…!

‘Giorgia è davvero ridicola. Che secchiona, la prof la favorisce sempre. E poi, quando la fai arrabbiare diventa un tantino manesca…’

No, no. NO. Oddio no, devo tentare, devo… Non va bene così, non vado bene. Non posso smettere di studiare però! Devo essere più solare e… e… al tempo stesso devo trattenermi, devo trattenermi nel chiedere implicitamente sempre aiuto, devo riuscirci, e devo anche tentare di non alzare le mani… Lo farò solo quando un’amica sarà nei guai, lo giuro. E devo uscire di più, devo…

Tiri la manica di Carolina, tua amica sin dalle medie. Anche se è difficile capire cosa pensi, non sai se sei un peso per lei oppure no. La consideri la tua migliore amica, lei no. Ma va bene così, non hai molte amiche e cerchi di essere cordiale e conciliante il più possibile.

“Caro, senti, ti va di andare al cinema uno di questi giorni?”

“Sì, certo. Ragazze, venite tutte?”

Senti improvvisamente freddo.

Quasi ti risalgono le lacrime, ma le trattieni.

Voglio libertà. Vi prego.

Liberatemi da tutto questo dolore.

Liberatemi, voglio più luce, sono stanca di vivere nell’ombra della mia anima.

Liberatemi!

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Cosa pensa una ragazza nel panico totale – Ritorno a scuola

No.

Vi prego, ditemi che non è vero.

Mi tremano le dita al solo pensiero.

Vi supplico, no… No…

“Buongiorno! Qui è il tg che vi parla! Oggi è il primo giorno di scuola per molti alun-”

A velocità flash prendo il telecomando e spengo la tv.

Fanculo, vorrei gridare, io la scuola la inizio domani, non ricordarmelo. Non ho neanche ripassato latino.

Quella mi uccide.

Non la prof, la materia mi uccide.

Respira, respira…

Ok, no… Il disegno d’arte. Cavolo, devo ancora finirlo.

Chimica. Dio, non ho ripassato nulla, se quest’anno la facciamo come faccio? Non ci ho mai capito nulla di quella materia.

O dio, no, spero che non mi cambino alcuni professori perché quelli che ho io sono i più dolci della scuola.

Tranne italiano, ovviamente. Quella può anche andarsene.

Che qualcuno mi aiuti.

Mi serve la mia migliore amica. Dov’è la mia migliore amica quando serve?

Prendo il cellulare, vedendo le notifiche.

“Ehy”

Mi scrive my BBF su Whatsapp.

“Ehy” rispondo.

“Senti…”

Oh, no. Lo so. Ti prego, non chiedermelo…

“Ma tu hai fatto il disegno?”

NOOOOOOOOOOOOO

“…”

Tolgo internet e mi lancio sul divano.

Vi prego, qualcuno mi dia qualche suggerimento per togliermi l’inizio della scuola dalla testa.
…Come? Non si può?

… Addio, mondo crudele.

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Love Story

L’anima in pena, vive ma parla a malapena.

Lui l’aspetta davanti a questa foto d’altri tempi.

Non è pazzo, semplicemente ci crede.

La vede dappertutto, la aspetta in piedi.

Una rosa alla mano.

A parte lei, lui non aspetta nessuno.

Intorno nulla ha un senso e l’aria è pesante, lo sguardo assente.

Lui è solo e parla adesso…

Non è pazzo, semplicemente la ama.

La vede dappertutto, la aspetta in piedi, in piedi.

Una rosa alla mano.

No, no, più niente gli rimane.

Nella sua storia d’amore…

Prendi la mia mano, promettimi che tutto andrà bene…

Abbracciami forte, vicino a te io sogno ancora.

Sì, sì, io voglio restare, ma non so più amare.

Sono stato troppo cattivo, ti prego fermati, fermati.

Come mi dispiace…

No, non volevo tutto questo.

Sarò ricco e ti offrirò tutto il mio oro.

E se non t’interessa ti aspetterò sulla costa.

E se m’ignori ti offrirò il mio ultimo soffio di vita.

Nella mia storia d’amore, una candela può illuminare la notte, un sorriso può imbastire un impero.

E ci sei tu e ci sono io e nessuno ci crede.

Ma l’amore si fa beffe di un re.

E se m’ignorerai io mi batterò ancora ed ancora.

E’ la tua storia d’amore, è la storia di una vita.

Storia d’amore.

Grida e gioia.

Qualche pianto.

Andiamocene…

Viviamo in questa… storia d’amore.

§Indila§

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Anime & Manga: l’introduzione

2014-01-04-19-58-28-1La parola manga in termini normali è una parola giapponese che indica i fumetti in generale, mentre nel resto del mondo può essere usato per indicare solo i fumetti giapponesi. In Giappone i manga non rappresentano un genere o uno stile in particolare, ma sono chiamati così i fumetti di qualsiasi target, tematica ed anche nazionalità. ll fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi, come avventura, romantico, sportivo, storico, commedia, fantascienza, fantasy, giallo, horror ed erotico. Gli autori di manga (mangaka, in lingua giapponese) lavorano tradizionalmente con assistenti nei loro studi e sono associati con un editore per la pubblicazione delle loro opere.

Sailor_Moon_SL’adattazione animata di un manga, la maggior parte delle volte cambiata in alcuni punti, si chiama anime, ed è, appunto, un neologismo con cui in Giappone si indicano l’animazione ed i film d’animazione (giapponesi e non). In Occidente viene comunemente utilizzato per indicare le opere di animazione di produzione giapponese.

Ok, basta. Stop.

Tutti gli Otaku che in questo momento staranno leggendo vorranno sicuramente uccidermi, poichè noi sappiamo (ebbene sì, sono anch’io una fan di anime e manga, non si era capito?) che in realtà la definizione di anime/manga è questa ‘fdndjvcvgecufoejchruedvjrdcjkweciewhcdjcdckewmcnfi’ oppure un urlo straziante/pazzo/divertente/disperato/pazzo/felice/innamorato/(ho già detto pazzo?)

A voi poveri semplici umani che non capite nulla di quello che sto dicendo, frenate la vostra curiosità:

2014-01-26-22-43-15-1quando entrerete, non ne uscirete mai più. Mai.

Per dirvene una, ecco qui la lista dei generi dei vari anime/manga esistenti:

  • Kodomo (per bambini fino ai 10 anni):

    • Aniparo – parodie di altri anime, spesso in stile super-deformed;
    • Fantasī – storie fantastiche e fantasy;
  • Shōjo (per ragazze dai 10 anni fino alla maggiore età)– Josei (per un pubblico femminile dai 18 anni in su):

    • Mahō shōjo – storie con protagoniste dotate di poteri magici;
    • Shōjo-ai – storie d’amore tra ragazze;
    • Shōnen-ai – storie d’amore tra ragazzi;
    • Ren’ai – storie d’amore;
    • Romakome – commedie romantiche;
  • Shōnen (per ragazzi dai 10 anni fino alla maggiore età)– Seinen (per un pubblico maschile dai 18 anni in su):
    • SF – storie di fantascienza;
    • Mecha – storie di fantascienza incentrate sui robot;
    • Spokon – storie sportive;
    • Meitantei – storie poliziesche;
    • Fantasī – storie fantastiche e fantasy;
  • SeinenJosei:
    • Gekiga – storie drammatiche;
    • Gore, Kyōfu o Horā – storie violente, del terrore o dell’orrore;
    • Suriraa – storie di suspense e azione (gialli);
    • Hentai – storie a carattere pornografico;
    • Ecchi – storie a carattere erotico;
      • Yaoi – erotismo/pornografia omosessuale maschile;
      • Yuri – erotismo/pornografia omosessuale femminile;
      • Lolicon – erotismo/pornografia adolescenziale femminile;
      • Shotacon – erotismo/pornografia adolescenziale maschile.

Per finire, un saluto a tutte/tutti gli/le Otaku e non! Volete che faccia un’articolo su un anime/manga particolare? Ditemelo e lo farò!

tumblr_mkqtyleyIF1rf3uloo2_400-1I just wanna go home and watch anime! ❤

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Il titolo di questo libro è segreto (E non ditelo a nessuno)

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TITOLO: Il titolo di questo libro è segreto (E non ditelo a nessuno)

AUTORE: Pseudonyous Bosch

CASA EDITRICE: Mondadori

TRAMA: ‘Se questa fosse la copertina normale di un libro normale, vi direi che questo romanzo è assolutamente fantastico. E avvincente! (Anche se, a leggere le copertine, tutti i romanzi sono fantastici e avvincenti.) Vi racconterei del destino di una scatola che contiene le fialette di 99 odori per comporre una “Sinfonia dei Profumi”. Vi descriverei le avventure di due giovani e coraggiosi eroi, Cassandra e Max-Ernest (non sono i loro nomi reali), scappati di casa alla ricerca di un mago scomparso in strane (e inquietanti) circostanze. Vi accennerei a codici da decifrare, rapimenti in istituti di bellezza e misteri egizi.

Ma, tristemente, non posso dirvi nessuna di queste cose: potrebbero invogliarvi a leggere il libro.

E non è il caso: se il titolo di questo libro è segreto, la sua storia lo è ancora di più. Perchè racconta di un segreto -un grande segreto- che tormenta persone come voi da più di… oh no! Ho parlato del segreto? Allora ormai è troppo tardi!

Ho paura che nulla vi fermerà a questo punto.

Aprite il libro, se proprio dovete.

Ma per favore, non ditelo a nessuno.

Con le scuse più sentite,

  Pseudonymous Bosch

RECENSIONE: L’attrazione per il proibito. Divertimento. Sono queste le prime cose che provi, appena leggi il titolo, la trama e le prime pagine. Ma posso assicurarvi che man mano che arriverete alla fine, uno strano senso di inquietudine vi prenderà lo stomaco… Fin a quando non scoprirete il Segreto! Questo può sembrare un normale libro per ragazzi, ma, fidatevi, non lo è. Quando arriverete alla scena della riunione al centro di bellezza… vi si accaponerà la pelle! Ah! Ho parlato troppo… E dire che Pseudonymous Bosch mi aveva avvertito di non parlarne… E arrivati alla fine… Beh, non riusciremo mai a capire quale sia la vera fine di questo libro. Solo l’autore lo sa! (E attenti a non mangiare maionese davanti a lui, eh, che il nostro povero autore ne è terrorizzato).

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Moonacre – I segreti dell’Ultima Luna

§Maria Merryweather (Dakota Blue Richards) ha tredici anni, è rimasta orfana quindi viene mandata a vivere con suo zio, Sir Benjamin (Ioan Gruffudd) che vive presso la misteriosa Moonacre Manor. Una volta giunta a Moonacre, Maria scopre l’esistenza di un’antica maledizione risalente a molti secoli prima. Per spezzare la maledizione e salvare Moonacre Valley dalla distruzione, Maria deve riuscire a trovare le magiche perle di luna prima del sorgere della prossima luna piena.§

Devo dire che questo film è uno dei miei preferiti.

Se amate la magia, le faide tra famiglie rivali, gli unicorni e i leoni neri allora questo film fa per voi!

Avviso per le ragazze: Robin De Noir vi ruberà il cuore, in un modo o nell’altro!

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Io sono così, in parte

Non so perchè abbia voluto iniziare un blog.

Avevo in mente quest’idea da un pò, ma non avrei mai pensato che l’avrei fatto davvero.

Volevo raccontare un pò di me, anche se sono un’insignificante ragazza, al cui confronto molte ragazze sembrano molto più interessanti, sia dal punto di vista fisico che caratteriale, ed anche, forse, da quello del pensiero.

Non so perchè, ma il mio carattere sembra non vada a genio a molti.

Non sono capita, punto. Ormai mi sono convinta che mi va bene stare da sola, basta che ho il mio computer su cui posso scrivere e la mia musica. E i miei libri. E essere lasciata da sola, a pensare ai miei mondi.

Un giorno vorrei scrivere un libro, ma per ora sono più brava a inventare finali di storie già scritte o inventare storie senza saperle scrivere.

Forse le so narrare, però. Ma non ne ho mai avuto l’occasione di parlarne con qualcuno.

Mi piacciono le citazioni e la psicologia.

Mi preoccupo sempre di ciò che sente e pensa la gente. Non solo quello che pensa su di me, ma anche se sta bene o no.

Voglio aiutare.

Adoro i bambini, soprattutto le bambine.

L’altro giorno, mentre stavo pattinando sul ghiaccio, ho aiutato un pò di persone, due ragazze e dei bambini, a pattinare.

Dovevate vedermi, non mi sono staccata dalla pista neanche quando ha iniziato a piovere. Ed avevo solo il maglione.

Comunque, c’era una bambina che avevo aiutato e, quando me ne stavo andando, quella piccola scheggia mi ha richiamata per farmi vedere che era riuscita a pattinare grazie al mio aiuto.

Voleva ringraziarmi.

Mi sono commossa quasi fino alle lacrime.

Ma se lo raccontassi a qualcuno di reale, probabilmente non mi capirebbe.

Se non volete sforzarvi di capirmi come faccio io per diventare amici, allora non avvicinatevi nemmeno.

Di gente falsa ne ho abbastanza.

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